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FAMMI VEDERE COME CAMMINI…

STORIA 1
Siamo nel medio-evo. Un uomo, un pellegrino che viene da lontano, in un tardo pomeriggio di primavera, si trova nei pressi di Roma ma non si rende conto di quanto tempo manchi ancora all’arrivo. Entra in una locanda per un riposo e qualcosa da mangiare e chiede ad un servo, che sta terminando il suo turno di lavoro pulendo i tavoli e raccogliendo della sporcizia da terra, quanto resta per raggiungere la città. “Quanto ci vuole per arrivare a Roma?” – chiede. E l’altro: “cammina!” Alché il pellegrino ripete la domanda pensando che il servo non abbia capito, ricevendo la stessa risposta: “cammina!” Chiedendo spiegazioni per quella risposta, il servo lo accontenta: “se non vedo come cammini, non posso dirti quanto tempo manca per Roma“…


STORIA 2
Due strade divergevano in un bosco d’autunno e spiacente di non poterle percorrere entrambe, essendo uno solo, mi fermai a lungo e guardai, per quanto possibile, in fondo alla prima, verso dove svoltava, in mezzo agli arbusti.
Poi presi l’altra, anch’essa discreta, forse con pretese migliori, perché era erbosa e meno segnata sebbene in realtà le tracce fossero uguali in entrambe le strade.
Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie che nessun passo aveva annerito.
Tenni la prima per un altro giorno, anche se, sapendo che una strada porta verso un’altra strada, dubitai di poter mai tornare indietro.
Racconterò questo con un sospiro Tra anni e anni: due strade divergevano in un bosco e io, io presi la meno battuta.
Questo ha fatto la differenza


Robert Frost, “La strada non presa”


Ognuno come può!
Abbi Gioia

Giannicola

Giannicola De Antoniis:
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