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7 Modi per Interrompere un’abitudine (da BLESSYOU!)

Tratto da Dragos Roua, tradotto da Susanna Eduini adattato da Lucia Giovannini (a dx nella foto) e Nicola Riva (a sx – ma… non si vedono le scarpe, purtroppo!).

Le abitudini sono un bene prezioso. Ci permettono di guidare automobili o biciclette, di parlare nuove lingue o di comportarsi bene in società. Ma possono anche diventare un peso, o ancora peggio, una dipendenza. Pensa al fumare e capirai cosa intendo. Sapere come interrompere un’abitudine, ti porterà ad avere più tempo libero e più risorse.

Qui trovi una lista di 7 metodi provati per interrompere un’abitudine. Sentiti libero/a di aggiungerne altri.

1- Smetti di colpo.
Smettere di colpo un’abitudine richiede molta energia. Smettere un’abitudine così di colpo (per esempio smettere di fumare) è uno dei modi più potenti per gestire le abitudini. Dal momento che non ti servi di alcun supporto esterno, acquisti un potere incredibile sull’abitudine. Ne hai davvero il controllo e le ordini di fermarsi. Addirittura, se riesci a crearti una storia di abitudini interrotte con successo, sarà sempre più facile per te farlo di nuovo. Questo costruisce fiducia ed esperienza ma è anche uno dei modi meno sicuri per smettere un’abitudine. Potresti non avere abbastanza energia, o potrebbe venire meno il supporto esterno. Serviti di questo modo con cautela.

2- Trova qualcosa che ti interessi di più.
A volte fai qualcosa solo perchè ti accontenti di poco. E non sai nemmeno il perchè. Sostituire l’attuale interesse da cui dipendi per qualcosa di più grande funziona sempre. Siamo fatti per crescere ed evolverci. Il nostro sistema di gestione delle abitudini questo lo sa. Quindi ogni volta in cui sarai in grado di offrire al sistema di gestione delle abitudini un nuovo obiettivo, lui si adatterà molto rapidamente. Se fumi perchè ti annoi, prova con le parole crociate o impara una nuova lingua. Se arrivi sempre tardi al lavoro, prova a fare un corso di Paracadutismo. O se spendi sempre troppi soldi, studia per esempio per diventare un operatore di borsa.
3- Inizia contemporaneamente un’altra abitudine.
Questo metodo funziona poichè mette sotto pressione il tuo focus, con un numero sempre crescente di abitudini.È come far entrare troppe verdure nella stessa borsa della spesa: ad un certo punto la borsa si rompe. Per esempio, se hai l’abitudine di guardare la televisione di notte, prova a metterti il computer portatile sulle ginocchia ed inizia a controllare la posta. Può sembrare che, invece che smettere un’abitudine, tu ne stia creando un’altra. È un’illusione, perchè non stai creando un’abitudine, stai mettendo il tuo sistema del focus sotto pressione aggiungendo stimoli maggiori.
Ad un certo punto, il tuo focus si interromperà. Non sarai capace di divertirti guardando la televisione o di capirci qualcosa delle tue email. E, sorpresa delle sorprese, smetterai di fare tutte e due le cose e farai qualcos’altro. Forse andrai a fare una passeggiata nel parco o ti metterai a fare giardinaggio (anche se non ti consigliamo di farlo di notte!) Il fatto di affollare il tuo parco abitudini con attività nuove e che richiedono la tua attenzione, ti indebolirà e alla fine ti ritroverai a liberarti di tutte le abitudini implicate. Lo so, è parecchio strano, ma funziona.
4- Delega a qualcun altro.
Se non hai abbastanza potere per smettere la tua abitudine, forse è ora di chiamare qualcun altro ad aiutarti. Trova qualcuno che abbia voglia di darti una mano e dai a questa persona il potere sulla tua abitudine. Lo puoi fare in molti modi. Per esempio, puoi autorizzare questa persona a fare qualcosa ogni volta che ti coglie in flagrante nella tua abitudine. Puoi dirgli: “Ogni volta che vedi che sto fumando, dammi un pizzicotto, o un calcio nel sedere. Oppure prendimi in giro”.
Ci vuole un po’ più di lavoro e un’altra persona, ma è efficace. So di una persona che non riusciva proprio a smettere di fumare. Era una persona nota nella città dove viveva e, dopo avere tentato con diversi prodotti commerciali ed avere partecipato a diversi corsi per smettere di fumare, senza alcun risultato, prese la decisione di far affiggere dei cartelloni pubblicitari con la sua foto ed un messaggio scritto ben visibile “Se mi vedi fumare, ti darò 100.000 euro”. Da quella volta non ha più toccato una sigaretta. 100.000 euro sono una bella cifra.
5- Ricompensati.
Datti dei premi. Ogni volta che eviti quell’abitudine, rimarcalo con un’azione positiva. È una bustarella, ma situazioni disperate richiedono azioni disperate. E non ti devi riconoscere bustarelle sostanziose, ma quel tanto che basta per ricordartelo. Con il tempo creerai una nuova connessione neuronale, basata sul piacere, che rimpiazzerà la connessione vecchia. C’è il pericolo, come puoi immaginare, che la nuova cattiva abitudine andrà a rimpiazzare la vecchia cattiva abitudine.
Ma puoi evitare con eleganza questa situazione, scegliendo la ricompensa appropriata. Il trucco, all’inizio, è che sei tu che controlli la ricompensa. Non fissare qualcosa che sai che creerà una dipendenza, focalizzati su qualcosa di utile e costruttivo. Per esempio, invece di berti un goccetto ogni volta che fumi una sigaretta, leggiti due pagine di un buon libro. Questo potrà portarti alla dipendenza dalla lettura, ma diventare dipendente dai libri è molto più gratificante che dipendere dalle sigarette o dall’alcool.
6- Separati dalle persone con abitudini simili.
Non hai idea di quanto l’ambiente ti influenzi. A volte, cambiare l’ambiente è ciò che hai bisogno di fare per liberarti di una cattiva abitudine. Il bisogno di accettazione sociale – o, potrei dire, di compiacimento – è così forte che a volte facciamo cose che non immagineremmo nemmeno di fare in altre circostanze. Quindi, separarti dalle persone che hanno abitudini simili, non potrà che aiutarti. E non avrai nemmeno bisogno di doverlo dire, puoi partire ignorandoli.
Non uscire con lo stesso gruppo di persone “giusto per un paio di bicchieri”. Non uscire a fumare durante la pausa di lavoro con le stesse persone con cui lo fai di solito. Questo è uno dei modi più impegnativi per smettere un’abitudine, perchè coinvolge il tuo network sociale. Ma prima di fare qualsiasi considerazione, sappi che le tue abitudini stanno influenzando la tua vita sociale in maniera ancora più spiacevole. Perdere alcuni amici non ti ucciderà di sicuro, ma berti la vita in un bicchiere lo farà sicuramente. Quando hai il potere di renderti conto che quello che vi tiene uniti è soltanto il condividere la medesima dannosa abitudine e nulla di più, allora metà del lavoro è già fatto.
7- Tieni un diario.
Scrivi tutto quello che fai durante il giorno. Sarebbe fantastico se riuscissi a farlo scrivendo ciò che fai ogni ora. Accertati di avere tutto il necessario per scrivere, così da poterlo fare anche mentre sei per strada. Porta con te carta e penna, punta sul cellulare la sveglia ogni ora. E fallo per una settimana. Poi, dopo una settimana, fallo per un mese. Di per sè questa abitudine è difficile, me ne rendo conto, ma è in realtà davvero benefica. Per la maggior parte delle volte non avrai bisogno di un mese intero per identificare i tuoi momenti vuoti; sarà evidente già dopo una settimana.Se vuoi puoi scaricare gratuitamente dal sito www.tuttaunaltravita.it il diario di Tutta un’altra vita.

Ora, dopo aver tenuto questo diario, fai un po’ di conti. Per quanto tempo, in realtà, vivi davvero e per quanto invece viaggi con il pilota automatico? Se il tempo che passi con il pilota automatico è maggiore del tempo in cui vivi davvero, allora c’è un problema. Scrivi i risultati, con il numero totale di vuoti temporali che vivi ed attaccalo dove puoi vederlo; sul frigorifero, sulla porta di casa, sul soffitto della tua camera da letto. Ad un certo punto, vedendo ogni giorno la quantità di tempo che stai perdendo, la farai finita con quell’abitudine.

Tratto da Dragos Roua, tradotto da Susanna Eduini adattato da Lucia Giovannini e Nicola Riva.
www.blessyouitalia.eu/
www.dragosroua.com
Giannicola De Antoniis:

Visualizza commenti (1)

  • Davvero un bel set di consigli!
    E' molto utile liberarsi di abitudini poco gradevoli e magari dannose.
    In giro si trovano parecchi consigli sul come fare, alcuni in modo accademico o astratto, altri in modo fantasioso o strampalato.
    Questo mi sembra un buon sunto analitico e di buon senso oltre che pratico.
    Ciao
    Giancarlo

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